Settori
Sostanze chimicheMercati
EuropaGli ispettori di 29 paesi hanno controllato 3,391 miscele e ispezionato 1,620 società (produttori, importatori, utilizzatori a valle e distributori).
Il progetto ha anche esaminato le esenzioni dai requisiti di etichettatura e imballaggio, classificazione armonizzata, obblighi sui biocidi e norme specifiche per le capsule di detersivo liquido per bucato.
I principali risultati del progetto sono stati:
- Il 43% di tutte le società segnalate ha riscontrato almeno una non conformità e il 44% delle miscele segnalate era in qualche modo non conforme.
- Il 17% delle miscele segnalate utilizzava una classificazione errata, il che può comportare un’etichettatura errata delle miscele e, di conseguenza, consigli errati sull’uso sicuro.
- Per alcune sostanze che presentano rischi estremamente preoccupanti (cancerogenicità, mutagenicità, tossicità per la riproduzione e sensibilizzanti delle vie respiratorie), la classificazione e l’etichettatura sono armonizzate in tutta l’UE per garantire un’adeguata gestione del rischio. Per il 9% di tali sostanze controllate nel progetto, la classificazione e l’etichettatura armonizzate richieste non sono state applicate.
- Il 33% delle miscele segnalate aveva un’etichettatura errata.
- Il 33% delle schede di sicurezza verificate non era conforme ai requisiti controllati nel progetto.
- Gli ispettori hanno verificato i requisiti per l’imballaggio e l’etichettatura delle capsule di detersivo liquido per bucato (LLDC). La scoperta più significativa è che per il 22% degli LLDC controllati, la chiusura dell’imballaggio esterno non ha mantenuto la sua funzionalità quando è stata aperta e chiusa ripetutamente durante il ciclo di vita dell’imballaggio.
- Per i biocidi controllati, circa il 7% di essi mancava di un’autorizzazione valida ai sensi del regolamento sui biocidi (BPR) o della legislazione nazionale durante il periodo transitorio. Per il 17% dei biocidi, le etichette non erano conformi.
Ricordiamo che le miscele devono essere prima classificate per identificare le proprietà pericolose e sulla base di tale classificazione di pericolo deve essere preparata un’apposita etichetta CLP.